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lunedì 3 ottobre 2016

Le telecamere in condominio


La videosorveglianza all'interno degli edifici condominiali, in assenza di precise previsioni legislative, ha rappresentato per molto tempo uno degli argomenti maggiormente dibattuti in seno alla giurisprudenza.
In nome del diritto alla privacy, si è assistito, infatti, per anni ad arresti, oscillanti tra un completo divieto di installazione di apparecchiature in grado di osservare e riprendere le parti comuni dell'edificio, in quanto costituenti "lesione e compressione dell'altrui diritto alla riservatezza" (Trib. Milano n. 4164/1992), un divieto ristretto al singolo condomino quando non vi è alcuna proporzionalità tra la garanzia di sicurezza e la violazione della privacy (Trib. Nola 3.2.2009), sino all'ammissibilità, consentita all'assemblea condominiale tramite l'adozione di una delibera a maggioranza (Cass. n. 5591/2007; Cass. n. 71/2013; Trib. Varese n. 1273/2011; Trib. Roma n. 7106/2009), ed estesa anche al condomino uti singulo che abbia installato telecamere sulle aree comuni per ragioni di sicurezza, il quale "non commette il reato di cui all'art. 615-bis c.p. - anche laddove le riprese - sono effettuate contro la volontà dei condomini" (Cass. n. 44156/2008).
In questo quadro di incertezze interpretative sulla legittimità o meno dell'installazione e dell'uso delle telecamere all'interno del condominio, è intervenuto, con provvedimento dell'8 aprile 2010, il Garante della Privacy sollecitando un intervento normativo.

Il vuoto normativo, infine, è stato colmato dalla riforma del condominio, l. n. 220/2012, che, per la prima volta si è occupata degli impianti di videosorveglianza sulle parti comuni, attraverso il nuovo art. 1122-ter.
Con tale disposizione, il legislatore ha disciplinato la liceità dell'installazione degli impianti da parte dell'assemblea del condominio, prevedendo anche che il quorum per la validità delle deliberazioni adottate dall'assise sia "la maggioranza di cui al secondo comma dell'art. 1136", ovvero un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell'edificio.
Una volta deliberata l'installazione, con le maggioranze richieste ex lege, le modalità e l'acquisizione delle riprese degli spazi condominiali dovranno rispettare, ovviamente, le indicazioni dettate dal Codice della privacy e dal provvedimento generale del Garante in tema di videosorveglianza.
Tali indicazioni sono state predisposte e pubblicate dal Garante stesso nell'apposita guida "Il condominio e la privacy", tenendo ben distinte le ipotesi in cui sia il condominio nel suo complesso a decidere di dotarsi di un sistema di videosorveglianza per le aree comuni, da quelle in cui le riprese vengono effettuate dai singoli condomini negli spazi esterni alla loro unità immobiliare:

Impianti condominiali

Quando è l'assemblea condominiale a decidere di installare le telecamere per il controllo delle aree comuni, gli obblighi da rispettare sono i seguenti: segnalazione della presenza dell'impianto di videosorveglianza con appositi cartelli; conservazione delle registrazioni per un periodo limitato di tempo, di regola non superiore alle 24-48 ore (salvo necessità di tempi ulteriori, previa richiesta al Garante); ripresa esclusiva delle aree comuni (accessi, garage, ecc.), evitando, possibilmente i luoghi circostanti e i particolari che non risultino rilevanti (strade, esercizi commerciali, altri edifici, ecc.); protezione dei dati raccolti con idonee e preventive misure di sicurezza che ne consentano l'accesso alle sole persone autorizzate (titolare, responsabile o incaricato del trattamento dei dati);

Impianto del singolo condomino

Quando l'installazione dell'impianto video è effettuata da persone fisiche (al fine di sorvegliare la propria unità immobiliare, o comunque a fini esclusivamente personali), se le immagini non vengono né comunicate a terzi né diffuse, la questione non rientra tra le norme dettate dal Codice della privacy. Tuttavia, il Garante si è occupato di indicare una serie di regole da rispettare, affinché le installazioni "private" vengano effettuate nel rispetto delle disposizioni in tema di responsabilità civile e sicurezza dei dati onde evitare di incorrere in illeciti. Così, il singolo condomino: non sarà obbligato a segnalare la presenza del sistema di videosorveglianza con apposito cartello, ma sarà tenuto a installare le telecamere in modo tale da riprendere esclusivamente il proprio spazio privato: l'angolo di ripresa dovrà, quindi, essere limitato alla porta di casa e non a tutto il pianerottolo o alla strada, oppure al proprio posto auto e non a tutto il garage, ecc.
Alle medesime disposizioni vigenti per i sistemi di videosorveglianza, soggiacciono i videocitofoni e qualsiasi altra apparecchiatura che rilevi immagini o suoni, anche tramite registrazione.
Nel caso di mancato rispetto di queste prescrizioni, in aperta violazione del Codice della Privacy, sia il singolo che il condominio nel suo complesso potranno incorrere nell'applicazione delle sanzioni sia civili che penali collegate alla lesione della sfera privata degli interessati (art. 161 e ss. Codice privacy), oltre ovviamente all'eventuale risarcimento danni ai singoli soggetti danneggiati.
Quanto al valore probatorio, le riprese video effettuate in ambito condominiale, sia dal singolo condomino che dal condominio nel suo complesso, sono da considerarsi mezzi di prova legittimi (Cass. n. 28554/2013). Per la giurisprudenza più recente, infatti, le videoregistrazioni costituiscono "una prova documentale, la cui acquisizione è consentita ai sensi dell'art. 234 c.p.p. essendo inoltre irrilevante che siano state rispettate o meno le istruzioni del Garante per la protezione dei dati personali, poiché la relativa disciplina non costituisce sbarramento all'esercizio dell'azione penale" (cfr., ex multis, Cass. n. 6813/2013; n. 28554/2013).


Fonte: Videosorveglianza: le telecamere in condominio 
(www.StudioCataldi.it) 

venerdì 30 settembre 2016

Nuovi contatori ENEL: cosa cambia, quanto costano?


Parte il processo di sostituzione progressiva dei vecchi contatorielettrici. Enel sta per sostituire 33 milioni di contatori, che sono stati installati a partire dal 2001 ma che ad oggi sono giunti al termine della loro vita utile. Ma non si tratta di un intervento di pura manutenzione, ci sono difatti specifici motivi per i quali si procederà al cambio.

A marzo scorso difatti l’Autorità per l’energia aveva approvato le specifiche tecniche per i nuovi contatori digitali. La ratio era consentire un controllo dell’energia pressochè in tempo reale (via web ogni quarto d’ora), permettendo così una maggiore tutela per il consumatore che può valutare la migliore offerta disponibile sul mercato, ma soprattutto permettere di portare la banda ultralarga in tutta Italia.


Nuovi contatori Enel: quando si cambiano

nuovi contatori saranno cambiati nel 2017. Nel fare i lavori l’Enel poserà anche i cavi di comunicazione e poi le compagnie di telecomunicazione provvederanno a fornire il servizio. Sarà dunque avviato ufficialmente il progetto di portare la banda ultralarga su fibra ottica nelle città italiane che ancora non ce l’hanno.


Nuovi contatori Enel: a che servono?

I nuovi contatori Enel vengono definiti anche contatori intelligenti. Essi permetteranno agli utenti di:
  • conoscere in ogni momento l’effettiva potenza assorbita da lampadine, apparecchi elettrici ed elettrodomestici (ogni 2 minuti registra e aggiorna automaticamente i chilowatt prelevati);
  • controllare i propri consumi e sapere in ogni momento quanta energia elettrica sia stata consumata;
  • ottenere in modo rapido l’attivazione, la modifica o la cessazione del contratto con il proprio fornitore di energia elettrica.
Ci si aspetta inoltre che al controllo immediato dei consumi consegua anche una drastica riduzione del fenomeno dei maxi-conguagli.


Nuovi contatori Enel: aumentano i costi in bolletta?

Le nuove tariffe previste insieme all’attivazione dei nuovi contatori, nell’aumentare i costi fissi e diminuire i costi del consumo, potrebbero svantaggiare di fatto chi consuma di meno e favorire chi invece ha un consumo maggiore.
Dal 2018, inoltre, scomparirà la tariffa di maggior tutela, le persone potranno dunque scegliere liberamente tra le offerte messe a disposizione dai vari operatori.
l’installazione del nuovo contatore sarà a carico del consumatore (benchè si tratti di un processo obbligatorio). Il prezzo dell’installazione verrà aggiunto proprio a quello dei consumi. I costi di installazione saranno suddivisi sulle bollette delle famiglie interessate, per unaumento di 110€ a famiglia, ma solo nel 2017.

venerdì 19 aprile 2013

Trasmissione LTE e problemi agli impianti TVSi tratta delle nuove reti di telefonia mobile ultraveloci per il traffico dati su reti cellulari, attivate da Tim, Vodafone e Wind su tale banda. In alcune città italiane si stanno già verificando le prime interferenze alla ricezione delle trasmissioni televisive su reti terrestri; secondo stime della Fub, potrebbero essere interessate a tali interferenze sino a 700mila abitazioni. “Sono due le tipologie di interferenze ai segnali televisivi digitali terrestri che possono essere causate dalle “stazioni radio base” (cioè dalle “celle” installate dagli operatori telefonici, nonché dai dispositivi in uso agli utenti (chiavette Usb per la navigazione internet, modem, telefoni cellulari)”

Il nostro consiglio è di farvi montare dal vostro installatore di fiducia un particolare filtro sull'antenna di ricezione,questo per evitare il blocco delle immaggini o squadrettamento ,se siete in procinto di sostituire la vostra vecchia antenna vi consigliamo di farvi installare un antenna predisposta con filtro di banda o assenza di ricezione dei canali da 60 a 69
In Pratica queste le Soluzioni :

Antenna con a bordo filtro LTE
Filtro IN-LINE
Amplificatore da Palo con filtro LTE

A seconda della singola installazione è possibile che tecnicamente sia necessario utilizzare una o più soluzioni

Per saperne di più contattateci sulla pagina Facebook Impiantel Impianti Elettrici

Il nostro consiglio è di farvi montare dal vostro installatore di fiducia un particolare filtro sull'antenna di ricezione,questo per evitare il blocco delle immaggini o squadrettamento ,se siete in procinto di sostituire la vostra vecchia antenna vi consigliamo di farvi installare un antenna predisposta con filtro di banda o assenza di ricezione dei canali da 60 a 69In Pratica queste le Soluzioni :
Antenna con a bordo filtro LTEFiltro IN-LINEAmplificatore da Palo con filtro LTE
A seconda della singola installazione è possibile che tecnicamente sia necessario utilizzare una o più soluzioni
Per saperne di più contattateci sulla pagina Facebook Impiantel Impianti Elettrici


sabato 14 aprile 2012

Economia domestica: come risparmiare energia tra le mura di casa


Le bollette della luce ti mandano in rosso? Ecco una piccola guida che aiuta ad elimare gli sprechi energetici all’interno della nostra abitazione.
Un semplice vademecum – a volte anche banale – ma di sicura utilità che potrà aiutare le famiglie a risparmiare energia contenendo le tanto odiate bollette.
Adottando in buona parte tali consigli – in base ad un calcolo del Centro Studi Casa, Ambiente - si potrebbe ottenere un risparmio energetico del 15%. Una bella cifra, soprattutto in questo periodo di “magra”.
  • ILLUMINAZIONE
  1. Preferire le lampadine fluorescenti compatte: costano di più ma durano fino ad 8 volte le lampadine a incandescenza e fanno risparmiare il 70%.
  2. Preferire un unico punto luce: una lampadina da 100 watt illumina come 6 lampadine da 25 watt ma consuma il 50% in meno.
  3. Spegnere la luce quando si lascia un locale. Sono in vendita interruttoriautomatici a tempo ed anche sensori che entrano in funzione solo con lapresenza di persone.
  • ELETTRODOMESTICI
  1. Per ogni elettrodomestico (frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, fornielettrici, condizionatori ecc.) preferire i prodotti che consumano meno anche se - inspiegabilmente - sono più cari. Sull'etichetta viene obbligatoriamente riportata la classe di efficienza (sono 7 in tutto): la più "risparmiosa" è la A, la più "sprecona" è la G.
  2. Per lavatrici e lavastoviglie alcuni punti da seguire per risparmiare finoal 45%: pieno carico, niente prelavaggio se il carico non è particolarmente sporco, allaccio diretto all'acqua calda (normalmente si caricano gli elettrodomestici con acqua fredda che deve essere poi riscaldata dalla resistenza interna).
  3. Anche con frigo e congelatore ben utilizzati si può risparmiare fino al50%: collocare l'apparecchio lontano da fonti di calore, con almeno 10 cm.di distanza tra parete e retro dell'apparecchio stesso, regolare il termostato su temperature intermedie, sbrinare periodicamente evitando che lo strato di ghiaccio superi i 3-4 mm, pulire una volta all'anno leserpentine, controllare periodicamente le guarnizioni della porta.
  4. Lo scaldabagno a gas ha costi di esercizio inferiori di circa il 40%rispetto a quello elettrico.
Attenzione alla sicurezza: far effettuare unamanutenzione periodica da parte di personale abilitato (tale abilitazione deve risultare da una tessera speciale). Sia per lo scaldabagno a gas cheper quello elettrico far pulire periodicamente lo scambiatore e la serpentina per eliminare i depositi calcarei. Non far superare all'acqua latemperatura di 40-50°.- Eliminare lo stand-by di tv, computer, stereo, ecc.: consuma inutilmente circa il 10% di energia.
  1. Non coprire i termosifoni. Se sono posti su una parete che dà versol'esterno, frapporre tra questi e il muro un pannello termoisolante.
  2. Coibentare il sottotetto.
  3. Ridurre la temperatura notturna a 18°
  4. Per il ricambio dell'aria, lasciare aperte le finestre per un massimo di8-10 minuti.
  • RAFFREDDAMENTO
  1. In base alle prestazioni e al consumo, preferire lo split (pompa di caloreesterna e diffusore) al monoblocco.
  2. Lo split dotato di inverter (dispositivo di programmazione elettronica) farisparmiare dal 10% al 30% di energia.
  3. Un ulteriore 5% di risparmio si ottiene utilizzando il condizionatore solonelle ore più calde regolando il termostato in maniera che tra interno edesterno del locale non ci siano più di 7 gradi.
  4. Non aprire le finestre durante l'attività del condizionatore di cui vannopuliti periodicamente i filtri.






mercoledì 21 settembre 2011

TV Digitale Terrestre


Lo Switch Off 2011/2012

II semestre 2011: Liguria, Toscana, Umbria (incl. Viterbo), Marche
I  semestre 2012: Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Sicilia e Calabria



Istruzioni per l'uso - Cosa serve per vedere il Digitale Terrestre

Per vedere la tv digitale terrestre non è necessario cambiare il proprio televisore. Quello già presente in casa, per quanto datato, può servire allo scopo, purché sia collegato a un decoder per il digitale terrestre. Attenzione però: occorre un decoder per ogni apparecchio televisivo presente nella propria abitazione.
Nel caso invece si intenda acquistare un nuovo televisore, non ci sarà bisogno del decoder esterno, in quanto tutti i televisori in vendita - dall'aprile del 2009, secondo disposizioni di legge - integrano al loro interno un decoder per il digitale terrestre.
Davanti alla grande offerta di decoder e televisori, meglio optare per un prodotto contrassegnato da un bollino DGTVi. I bollini DGTVi sono la migliore garanzia che un utente possa avere al momento di acquistare un decoder per il digitale terrestre, o un televisore con decoder integrato, poiché hanno passato un test qualitativo in laboratori specializzati che ne garantiscono le funzionalità citate nel contrassegno.

I bollini DGTVi

Per ricevere il segnale digitale terrestre, è possibile collegare al proprio vecchio televisore analogico un decoder esterno, oppure utilizzare un nuovo televisore con decoder digitale integrato. Per qualunque soluzione si opti, il sistema di classificazione istituito da DGTVi, permette di acquistare decoder e televisori adatti alle proprie esigenze di visione, ed evitare acquisti incauti o spese superflue.
Il sistema si basa su cinque bollini colorati che vengono apposti su decoder, televisori e moduli CAM (Modulo di Accesso Condizionato; sono disponibili per la definizione standard o per l'alta definizione) e che indicano quali delle varie componenti del segnale digitale terrestre possono essere ricevute. Ci sono prodotti per la sola ricezione dei canali in chiaro (quelli gratuiti), altri per i canali in chiaro e quelli a pagamento, altri che danno anche la possibilità di ricevere i servizi interattivi, altri ancora per i segnali in alta definizione. Partendo dalle proprie consuetudini o dalle proprie esigenze, ognuno potrà dunque dirigersi verso il prodotto più adatto, consapevole del fatto che il bollino DGTVi ne garantisce funzionamento e caratteristiche.


Istruzioni per l'uso - La sintonizzazione

Una volta acquistato un decoder digitale terrestre o un nuovo televisore con decoder integrato bisogna provvedere a sintonizzare i canali, proprio come succedeva in passato dopo l'acquisto di un nuovo televisore analogico. La sintonizzazione può essere effettuata in due modalità, automatica o manuale: l'utente può scegliere il tipo di sintonizzazione che preferisce e deve solo seguire le istruzioni che sono sul manuale che accompagna ogni prodotto.


Decoder e televisori che riportano i bollini DGTVi sono dotati della funzione LCN (Logical Channel Numbering). Questa provvede a sintonizzare i canali automaticamente secondo una lista di emittenti preimpostata. La funzione LCN provvede anche a sintonizzare automaticamente ogni nuovo canale nel momento in cui viene lanciato. In linea generale la sintonizzazione automatica è sicuramente preferibile rispetto a quella manuale: il sintonizzatore del decoder o del televisore effettua infatti una scansione completa e progressiva delle frequenze, individuando tutti i canali ricevibili. L'ordine in cui i canali vengono trovati può variare di regione in regione, se non di provincia in provincia, ma la funzione LCN li posizionerà secondo un ordine prestabilito. Se questa non gli fosse gradita, il telespettatore potrà comunque spostare i canali a piacimento e creare una lista personalizzata. Di nuovo il libretto di istruzioni del decoder/televisore integrato gli verrà in aiuto per effettuare tutte le operazioni necessarie. Nei giorni immediatamente successivi allo switch over e allo switch off, è possibile che sia necessario rieffettuare più volte la sintonizzazione dei canali.
Nel caso il libretto di istruzioni sia andato perso, le procedure necessarie alla sintonia dei decoder interattivi, dei decoder non interattivi e dei televisori con decoder integrato, sono comunque disponibili sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per le Comunicazioni o presso il call center ministeriale che risponde al numero verde 800.022.000.
Sintonizzare il decoder in cinque mosse
Per quanto il software dei vari decoder differisca da modello a modello, è possibile rintracciare cinque fasi comuni nella procedura di sintonizzazione. Possono variare le definizioni nei singoli menu su schermo, ma sostanzialmente la procedura è identica.
  1. Premere il tasto menu sul telecomando del decoder e selezionare la voce installazione. Confermare con ok
  2. Sscegliere dalla lista ricerca canale e premere ok
  3. Selezionare installa lista canali e premere ok per confermare
  4. Dall'elenco successivo, scegliere numerazione canali automatica: i canali saranno sintonizzati secondo un ordine prestabilito. Se invece si vuole personalizzare l'ordine dei canali, selezionare numerazione canali normale. Confermare con ok
  5. Terminata la procedura, premere exit o menu per uscire
Si consiglia comunque di consultare e conservare il libretto di istruzioni del decoder.

mercoledì 13 luglio 2011

NUOVO DVR LCT LCTVR2304SE






Videoregistratore digitale Pentaplex con compressione video H.264.

Cancellazione automatica dei file gestibile per singolo canale per agevolare l’utente al rispetto delle normative sulla Privacy.

4 canali Video e 4 canali Audio In e 1 Audio Out.

Visualizzazione Live Real Time (25fps per canale PAL).

Registrazione Real Time 25 fps per canale, con risoluzione CIF.

Supporto registrazione in modalità D1 (6 fps per canale).

Zoom sia sulle immagini Live, sia sulle immagini registrate

Programmazione guidata (wizard)

Dual streaming. 6 livelli di qualità immagine.

Funzione Motion Detection a 330 aree a 8 livelli di sensibilità con funzione TEST. 4 ingressi di Allarme NC/ NA programmabili e 1 Uscita.

Modalità di registrazione Oraria, Manuale, Motion, Allarme.

Modalità di ricerca per Data/ora, Eventi. Modalità di riproduzione a singolo canale o in modalità quadrivisore.

Controllo PTZ, ciclata automatica delle immagini. 2 porte USB, di cui una frontale.

3 aree privacy configurabili per ogni canale.

1 uscita video BNC, 1 VGA selezionabile fino a 1280 x 1024, 1 uscita SPOT.

Scheda di rete per gestione e controllo da remoto tramite LAN/WAN. Web Browser integrato per connessione tramite Internet Explorer. Gestione privilegi utenti. Supporto fino a 5 connessioni remote simultanee.


Gestione e programmazione locali e da remoto (rete LAN e PC remoti) con assegnazione di IP statico/DHCP/IP dinamico (DDNS per l’utilizzo con qualunque modello di router).

Utilizzo da software e da Internet Explorer per: visione live/playback/backup/programmazione da remoto, con funzionalità di centralizzazione multi-dvr (da software).

Visualizzazione tramite cellulari basati su Symbian, Windows Mobile 5.0/6.0, Blackberry, Android e compatibilità con Apple iPhone ®.

Segnalazione di eventi tramite invio di email con allegato.

Controllo PTZ e richiamo Preset sia locale che remoto. Richiamo automatico di Preset/Tour in caso di evento per allarme da contatto.

Backup tramite rete supportato. Backup su USB tramite pen drive o masterizzatore. Possibilità di effettuare il backup in file proprietari (con annesso il player per riproduzione immediata) o direttamente in formato .avi (con annesso codec)

Compatibilità con Internet Explorer 8.

Alloggiamento 1 HD SATA 3,5” (HD non incluso).

Telecomando incluso.

Mouse incluso.

Software di centralizzazione a corredo.

Alimentatore 12Vdc a corredo.

Dimensioni 296 x 280 x 65mm.

lunedì 14 marzo 2011

Le Nostre Opere Realizzate

Hotel Palazzo Decumani 
Progettato Con  GLT ed interamente sviluppato su di un sistema PERSEO Il controllo della camera è  
distribuito tra i diversi terminali che la compongono; ogni dispositivo, in caso di anomalia del "Room Controller", è in grado di operare in modalità degradata permettendo comunque l'utilizzazione della camera anche per lunghi periodi. 



 grazie a "Open RoomBUS" con  nuove funzionalità come la gestione FrigoBar, il controllo cassaforte, l'integrazione Pay-TV. 



http://www.palazzodecumani.com/





Mondadori Uffici
Di Napoli via Dei Mille


Quadro elettrico Bticino

                                                                            

                                            


                                              
Impianto sviluppato con Canale Cablofil Bocchiotti  


                                 

                                                                                           CGIL FILCAMS 
                                                                     Sala Multimediale e Sala Congresso









Melluso hairstyling


Rocco Calzature 


Centro Commerciale MANDI

Centro Commerciale I SANNITI
Centro Commerciale I PINI
Centro Commerciale PORTE di SIENA (Siena)



Tarrossud    Impianto Elettrico Uffici di Napoli





Assistenza e Manutenzione ManagerItalia


MC POMICINO


Quadro Elettrico Generale